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Lo sguardo puro. Antonio Ondoli e il suo paese, Norcen

Mostra fotostorica a cura di Francesco Padovani. Inaugurazione venerdì 14 maggio 2010 ore 18.00 presso Villa Giovanna (canonica) a Norcen di Pedavena

Questa mostra, promossa dal Comune di Pedavena - Assessorato alla Cultura, per tramite organizzativo della Biblioteca Civica, con il patrocinio della Comunità Montana Feltrina e la collaborazione dell’Archivio Fotostorico, nasce sulla scia della pubblicazione del testo “Norcen. Storia di un paese” di Lucia Nadin, edito nel maggio 2010 dalla Libreria Agorà di Feltre. Frutto di lunghe ricerche nel territorio, libro e mostra non avrebbero potuto nascere senza la fattiva collaborazione della popolazione locale, che si è prodigata nel fornire documenti, informazioni e importanti testimonianze fotografiche sulla vita sociale del paese.
Dallo studio di tutti questi materiali è emerso un quadro storico-antropologico estremamente significativo e per molti versi emblematico delle vicende che hanno caratterizzato la situazione di molti paesi pedemontani del Feltrino. Tra le espressioni culturali più significative del territorio, oltre all’importante contributo storico e letterario già ampiamente riconosciuto a Don Antonio Vecellio, che qui aveva insediato la sua residenza, nell’omonima villa con annessa cappella fatta edificare nei pressi della chiesa, va senz’altro considerato il lavoro svolto da una figura minore, il fotografo-contadino Antonio Ondoli, minore per condizione sociale e per spessore intellettuale, ma non per questo meno importante nel rappresentare, da inconsapevole fotoreporter, lo stile di vita che si conduceva nei primi decenni del secolo scorso. Le particolari modalità operative di questo fotografo, costretto ad impiegare una tecnica rozza e rudimentale, eppure dotato di spiccato senso compositivo e di un genuino estro poetico, ne fanno oggi un “Ligabue della fotografia feltrina”, esempio ineguagliato nel territorio di autenticità fotografica. Questa mostra si propone di riscattare la sua memoria dall’oblio e di valorizzare, come recita il titolo, la “purezza del suo sguardo”.
L’esposizione fotografica è suddivisa in due parti: la prima presenta il contesto ambientale in cui ha operato il nostro fotografo, dal punto di vista paesaggistico, architettonico, dei principali monumenti ed attività socio-economiche che hanno segnato la storia del paese. Le immagini qui riportate appartengono a diversi autori, per lo più non identificati, diversi comunque da Antonio Ondoli. La seconda parte è invece interamente dedicata agli scatti di “Toni de Meto”, com’era soprannominato, e riguarda soprattutto ritratti singoli e famigliari, foto di gruppo riprese in diverse situazioni (scuola, lavoro, cerimonie religiose, tempo libero). Protagonista qui, a tutti gli effetti, è la gente del posto o di località limitrofe (Lamen, Vignui, Villabruna): la gente vera, come appariva nella realtà di tutti i giorni, e non “camuffata” come risultava nei ritratti di studio, in vesti e pose che non le appartenevano. L’allestimento, curato da Francesco Padovani, si propone di presentare al pubblico dei visitatori la verità di queste immagini, sia pur mediata dall’occhio del fotografo, perchè possa coglierne il valore storiografico e l’intensa umanità.
Libro e mostra verranno presentati venerdì 14 maggio alle ore 18.00 presso la sala frazionale di Norcen, contigua a Villa Giovanna (oggi canonica), dove le foto saranno visionabili il sabato e la domenica (ore 15.00-18.00) fino al 13 giugno; altri giorni su prenotazione (tel. 0439.301818). Ad allietare la giornata inaugurale interverrà il gruppo Cantalaora con canti e musiche popolari; a conclusione un rinfresco verrà offerto dalla comunità locale.
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Molte delle foto esposte nella mostra sono fruibili all'interno di questo sito alle raccolte: Fondo Antonio Ondoli, Fondo Menegat-De Bortoli, Raccolta Colonia alpina San Marco, Raccolta Norcen da Pedavena.