Inaugurata con successo la Mostra "Temp da perder"
Venerdì scorso 4 luglio nella sede della Comunità Montana Feltrina. Ora in esposizione fino al 1° agosto
L’inaugurazione della mostra fotostorica “Temp da perdere: giochi e passatempi in Val Belluna”, tenutasi venerdì scorso 4 luglio nella sede della Comunità Montana Feltrina, ha assunto un’importante valenza simbolica: ha chiuso infatti un ciclo inaugurato nel febbraio del 2008 con la costituzione dell’Archivio Fotostorico Feltrino, servizio gestito in convenzione con il Comune di Pedavena, al fine di “salvaguardare e valorizzare il patrimonio storico-fotografico del territorio e renderlo accessibile al pubblico a scopo culturale e di ricerca”. Ora lo scioglimento della stessa Comunità Montana Feltrina e la costituzione della nuova “Unione dei Comuni” aprirà una nuova fase in cui si auspica potranno essere mantenute e sviluppate le attività dell’Archivio. Questo è quanto hanno sostenuto concordemente gli amministratori uscenti della CMF, dal Presidente, Ennio Vigne all’Assessore alla Cultura, Livio Scopel al Sindaco di Pedavena, Teresa De Bortoli, alla senatrice Raffaella Bellot, che si sono anche complimentati con il coordinatore del FASF, Francesco Padovani per l’impegno profuso negli oltre sei anni di attività . Padovani ha risposto fornendo i dati quantitativi del lavoro svolto, con la collaborazione dei volontari in Servizio Civile: 117 raccolte, pubbliche e private, riprodotte e catalogate per complessive 31.500 immagini d’epoca del Feltrino, di cui 2500 inserite nel Sito Internet http://fotostorica.feltrino.bl.it, 500.000 i contatti registrati su tale Sito (di cui il 40% dall’estero, da paesi ad alto tasso di emigrazione), 21 diversi allestimenti di mostre, realizzate in proprio o in collaborazione ad altri enti e associazioni (fra queste l’importante collaborazione nel 2013 al Museo Interattivo delle Migrazioni dell’ABM), 22 pubblicazioni cui si è collaborato con testi e immagini, 30 presentazioni in pubblico. Egli è passato poi a illustrare la mostra “Temp da perder”, sottolineando come il titolo fosse provocatorio, pur rifacendosi ad un luogo comune diffuso tra i nostri anziani: le attività ludico-sportive erano considerate “tempo rubato” alla produzione agricola ed artigianale; in realtà era “tempo guadagnato” alla vita comunitaria e nessuno mai avrebbe rinunciato a partecipare ad una sagra o ad una festa popolare. Frutto di un’ampia raccolta di oltre 800 immagini (500 tratte dalla collezione del FASF), una parte delle quali era stata acquisita al di fuori del Feltrino, in diversi comuni della destra e sinistra Piave, fino a Belluno e Ponte nelle Alpi, con la collaborazione di biblioteche, associazioni e singoli privati; la mostra ne comprendeva 144, selezionate per valore documentale e qualità fotografica, montate su 45 pannelli con le rispettive didascalie. Nel mostrare in videoproiezione una campionatura di tali immagini, scelte fra le più rappresentative, Padovani ha illustrato i criteri utilizzati nella loro organizzazione, la suddivisione per sottotemi: sagre (palo della cuccagna, corsa coi sacchi, tiro alle pignate, ecc.), riti e feste popolari (brusalavecia, carnevale, Natale e Befana), giochi da osteria (morra, carte), gruppi teatrali e musicali (filodrammatiche, bande ed orchestrine paesane), giochi invernali (pattinaggio, slitte e bob, sci), sport (bagni sul Piave, esercizi acrobatici, pugilato, bocce, calcio, ciclismo, gimcane motociclistiche, auto da corsa), per chiudere con fantasie di volo (fotomontaggi). Al termine applausi di apprezzamento da parte dei presenti, tra i quali molti i rappresentati di foto club e associazioni culturali. La mostra resterà esposta nella sede della Comunità Montana Feltrina fino al 1° agosto (orario : da lunedì a giovedì ore 8.00-12.00 e 14.00-16.00 venerdì ore 8.00-12.00); è destinata poi a diventare itinerante in tutta la Val Belluna.