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La Lanterna magica in Veneto tra il ‘700 e l’800.

Conferenza con videoproiezioni di Laura Minici Zotti, fondatrice del Museo del Precinema di Padova. Sala Guarnieri Pedavena

Immagini proiettate, racconti affascinanti e qualche nota musicale in sottofondo: questo era il cinema prima del cinema. Panorami esotici, luoghi immaginari, storie di avventura o d’amore, di coraggio o di paura scorrevano in una serie di visioni colorate, che apparivano come per magia. Un incanto fatto di vetrini dipinti, di luce e colori, creato grazie a un congegno speciale: la “lanterna magica”. Era questo uno strumento, noto in Occidente già a partire dalla metà del Seicento, la cui paternità è attribuita al gesuita tedesco Athanasius Kircher (1602-1680), capace di creare parvenze, illusioni, suggestioni. Furono in molti a servirsene, tenendo la lanterna nascosta e inafferrabile, mostrandone solo gli effetti immaginifici, con immenso stupore degli spettatori. Da qui l’attributo di “magico” che fu assegnato all’apparecchio di proiezione, “strumento diabolico” la cui attività si credeva sconfinasse nel soprannaturale. Tecnicamente la lanterna magica è uno strumento in grado di proiettare su una parete o su uno schermo delle immagini raffigurate su vetro, funzionante come una camera oscura rovesciata all’interno della quale veniva posta una sorgente di luce, che poteva essere una semplice candela, una lampada ad olio, una luce a gas. Dietro la sorgente luminosa trovava posto uno specchio riflettore concavo che trasmetteva il fascio luminoso ad una lente condensatrice che concentrava i raggi sul vetro contenente il disegno: l’immagine, attraverso un obiettivo, veniva ingrandita e proiettata a distanza. Si tratta di un procedimento che sarà poi applicato ai moderni proiettori per diapositive. Sarà la fondatrice del Museo del Precinema di Padova, Laura Minici Zotti ad accompagnarci in questo mondo incantato giovedì 20 marzo alle ore 18.00, presso il Centro Culturale Silvio Guarnieri di Pedavena, con una conferenza, ricca di immagini e rappresentazioni, che illustrerà quattro personaggi veneti più o meno famosi, tutti legati al fenomeno del lanternismo: l’esploratore padovano Giovanni Battista Belzoni (1778-1823), la lanternista girovaga Anna Maria Cortina (1769-1833), il commediografo Francesco Antonio Avelloni detto “il poetino” (1756-1837), e l’illustre astronomo Giovanni Santini (1787-1877).
La conferenza è organizzata con il contributo della Regione del Veneto, dall’Archivio Fotostorico Feltrino in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune e la Biblioteca Civica di Pedavena.