Fondo Umberto Gorza - Guerra d'Africa
Comune di: Feltre (Foen)
Raccolta (denominazione): Fondo Umberto Gorza - Guerra d'Africa
Titolarità della raccolta: c) privato
Referente Personale: Alvaro Gorza (figlio)
Breve Storia:
Questa collezione, di eccezionale interesse storico-culturale, è tratta da due album fotografici, che raccolgono le testimonianze visive di oltre 14 anni di guerra del feltrino Umberto Gorza. Gelosamente custoditi fino alla sua morte, sono stati poi tramandati al figlio Alvaro, che gentilmente li ha messi a disposizione dell'Archivio Fortostorico Feltrino per esser riprodotti. L'interesse peculiare della raccolta, oltre a documentare fasi cruciali della Guerra d'Africa, dalle prime offensive in terra d'Etiopa del 1934 al drammatico epilogo in Egitto con la battaglia di El Alamein del 23 ottobre-3 novembre 1942, è quella di riportare aspetti e vicende meno noti sulla vita militare al fronte: i momenti di pausa tra una battaglia e l'altra, il cameratismo fra commilitoni, il rapporto con la popolazione locale, che lascia intravvedere, a fronte di insostenibili atrocità compiute dai nostri soldati (quali l'impiccagione di tanti abissini, qui riprodotta in immagini "rubate" di nascosto) anche momenti di autentica solidarietà nei confronti delle popolazioni locali. Umberto Gorza ha documentato scrupolosamente tutti questi aspetti con la sua piccola macchina fotografica 5 x 8, animato da una grande curiosità . Curiosità per i paesaggi esotici da lui attraversati (soffermandosi a riprendere suggestivi ambienti naturali ed animali), ma soprattutto per la gente che li abitava, per i loro costumi e abitudini di vita: da qui una serie di foto di spiccato interesse antropologico e folclorico (le famiglie indigene nelle loro abitazioni tipiche, la preparzione di cibi, i mercati, la tessitura, la pastorizia, la raccolta dell'acqua e della legna, perfino un funerale abissino). Numerose peraltro sono le foto di giovani africane, scattate in varie pose, dimostrando di non essere insensibile anche lui, da giovane ventenne qual'era, al fascino della"bella abissina", conclamato in tante canzoni dell'epoca. Ma è in particolare nei confronti dei bambini indigeni che rivela una particolare attenzione, e spesso lo vediamo assumere nei loro confronti atteggiamenti di grande tenerezza e umanità : ci piace qui pensare che, pur da soldato, egli avesse colto come proprio loro, questi poveri bimbi ignari e affamati, erano le vittime inconsapevoli di quella guerra, come di tutte le guerre.
Riteniamo che Umberto Gorza, con questa sua raccolta di testimonianze, che pur non segue un rigoroso ordine cronologico, ed attende una più approfondita disamina, abbia svolto, più o meno consciamente, le funzioni di uno straordinario "fotoreporter", trovandosi, non certo per sua volontà , "al posto giusto nel momento giusto": ne risulta una pagina di storia che va doverosamente riletta, anche alla luce di queste "tracce visive" di genuina espressività . Come al solito, "il giudizio vada ai posteri", ma con rigore storiografico, contro ogni volontà di rimozione.
Breve Biografia dell'autore.
Umberto Gorza nasce a Dudelange (Lussemburgo) il 10 aprile 1912, da Angelo Gorza e Giovanna De Carli.Viene arruolato alle armi il 25 novembre 1932: segue a Udine un corso di Guastatore-Radiotelegrafista per il Genio Militare, per partecipare poi a esercitazioni sul Monte Nero (Slovenia). Nel 1935 (?) è inviato in Eritrea per partecipare all'offensiva contro l'Etiopia. Località da lui toccate: Senafé (Eritrea), Macallé (Etiopia), Tembien (Etiopia), Passo Mecan (Etiopia), Amba Aradam (Etiopia), Amba Alagi (Etiopia) il 4 febbraio 1936, Passo Alagi (Etiopia) il 2 maggio 1936, Ciole Madun Mariam (Etiopia) il 1 giugno 1936, Dessiè (Etiopia) l'11 giugno 1936, Addis Abeba.
E' insignito dal Ministero della Guerra di due medaglie: Medaglia commemorativa-Operazioni Africa Orientale, Roma n. d'ordine 38841 Decreto 27 aprile 1936, n. 1150 e Croce al Merito di Guerra, Roma, 6 aprile 1937 - n. registro 92124 - Decreto 2 luglio 1936 n. 1712.
Dal 27 novembre1940 è inviato in Libia, in Cirenaica e Tripolitania, toccando le seguenti località (documentate dalle foto) Lebardot, Alba, Derna, Tobruk, Tripoli, Bengasi. Il 23 ottobre-4 novembre 1943 partecipa alla battaglia di El Alamein in Egitto, riparando poi, dopo la disfatta, a Capo Bon in Tunisia. Qui è preso prigioniero dagli americani. Nel giugno-luglio 1943 è imbarcato per gli Stati Uniti. Sarà rilasciato solo nel maggio 1946, al termine della IIa Guerra mondiale, dopo 14 anni di servizio militare.
Sposatosi, da civile si è dedicato all'attività di incisore, appresa durante la prigionia. Ebbe due figli. Deceduto a Feltre il 9 marzo 1983.
Consistenza raccolta:
stampe originali: Tot. 591
negativi su lastra: 5,5 x 8: Tot. (da determinare)
scansioni digitali: Tot. 591
Tipologia:
Paesaggi (luoghi delle battaglie e ambienti naturali), Scene di guerra (movimento truppe, mezzi militari, gruppi di armati), Ritratti (popolazioni indigene), Folclore locale (mestieri ed attività tradionali)
Contesto di riferimento:
Internazionale (Friuli, Jugoslavia, Etiopia, Libia, Tunisia, Egitto)
Descrizione analitica del materiale fotografico:
La raccoltà è inventariata: SI
La raccolta è catalogata: SI, parzialmente (non tutte le foto sono identificate)
Scansioni digitali:
La raccolta è disponibile anche in digitale: SI percent.: 100%
In quale formato: TIFF
Dimensioni di scansione: 20x30 cm
Risoluzione: 300 dpi
Accesso al pubblico della raccolta:
consentito esclusivamente per motivi culturali e di ricerca, su specifica richiesta.
Forme di collaborazione con l’Archivio Fotostorico Feltrino:
Prestito materiali fotografici per consentirne la riproduzione digitale, con obbligo di citazione della fonte di provenienza in caso di utilizzo pubblico.
Collaborazione a specifiche iniziative di valorizzazione del materiale fotografico (ricerche tematiche, allestimento mostre, pubblicazione cataloghi, videoproiezioni, ecc.)
Data di compilazione: 31 dicembre 2009
Compilatore: Francesco Padovani